LE POLEMICHE SU VIA ANELLI
Mattino di Padova 2-2-2007
Le polemiche di questi giorni su via Anelli confermano ciò che
in molti già sapevamo: la Regione del Veneto, ancora una volta,
preferisce la propaganda ai fatti. Gli strateghi di questa
operazione, che mira solo a frapporre ostacoli al risanamento
della zona, messo in campo dal Comune, sono gli esponenti della
destra padovana.
Lo dimostra l’intervento di Tommaso Riccoboni sul «mattino di
Padova».
L’ex assessore all’Urbanistica teme speculazioni edilizie
sull’area. Probabilmente parla come esperto del settore, visto
che è stato uno dei protagonisti della più grande speculazione
edilizia degli ultimi anni: la costruzione dell’Ikea e di altre
strutture commerciali a Padova Est.
La sua competenza è perfino aumentata, negli ultimi tempi,
visto che ha collaborato, una volta smessi i panni
dell’assessore, per gli stessi soggetti che hanno realizzato
l’operazione urbanistica che ha stravolto una parte di città.
Come mai, solo oggi, l’ex assessore ci spiega cosa bisogna fare
per risolvere la questione di via Anelli? Cosa ha fatto durante
i cinque anni della giunta Destro, di cui era «autorevole»
esponente? Nulla. Se la soluzione auspicata da Riccoboni è così
semplice, perché non l’ha attuata nei cinque anni precedenti?
Si è chiarita anche la questione del presunto finanziamento
regionale. Infatti, si continua a parlare della disponibilità
della Regione a stanziare 10 milioni di euro per risolvere i
problemi. Questo significa che il denaro non c’è e non è stato
mai stanziato. Pertanto, quanti negli anni passati parlavano
degli investimenti messi a disposizione dalla giunta regionale,
mentivano, visto che il denaro, ancora oggi, non è stato
stanziato. Ci si chiede collaborazione, ma è difficile
collaborare se solo qualcuno, il Comune di Padova, lavora con
impegno per trovare una soluzione, svuotando quattro palazzine
su sei, erigendo una barriera e potenziando i controlli per
limitare il traffico di droga, mentre la Regione, dopo anni di
inerzia, dopo aver accusato l’amministrazione di aver eretto il
nuovo muro di Berlino, adesso che vede vicina la soluzione,
cerca disperatamente di recuperare il terreno perduto.
E’ proprio strana, questa polemica su via Anelli. Quando è in
corso la campagna elettorale, si parla di Bronx, di situazione
terribile, intollerabile; quando la campagna elettorale finisce,
invece di lavorare sodo per chiudere il ghetto, la destra prende
tempo, rinvia le decisioni urgenti come se si trattasse di
gestire una situazione di ordinaria amministrazione, parla di
concorso di idee. E’ evidente che un concorso di idee servirebbe
solo a perdere tempo e a pagare qualche progetto inutile, come
era abituata a fare l’amministrazione della destra.
Su via Anelli non ci sarà nessuna operazione speculativa. Il
progetto dell’amministrazione Zanonato è chiaro: svuotare al più
presto le palazzine, acquistarne il maggior numero possibile,
abbatterne una e ricostruire le altre con una cubatura
inferiore, per realizzare abitazioni più spaziose e dignitose,
trasformando un ghetto in un quartiere vivibile.
Alessandro Naccarato segretario regionale Ds