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Attacco al sindaco e alla legalità
Mattino di Padova 8-11-2006

La decisione di alcuni rappresentanti padovani di Alleanza nazionale di autosospendersi dalle cariche pubbliche per protestare contro l’aggressione subita dall’onorevole Ascierto e dal signor Vanzan mi pare sbagliata e dettata soltanto dalla volontà di strumentalizzare contro l’amministrazione comunale un episodio inqualificabile di violenza, che deve essere condannato e i cui responsabili vanno individuati e puniti. Temo che questa scelta sia motivata dal disperato tentativo di «fare notizia», di conquistare uno spazio mediatico e una visibilità altrimenti impossibili. Le stesse ragioni muovono le manifestazioni di An, di alcuni estremisti dei centri sociali, di Forza nuova e della Fiamma tricolore. Se si guarda con attenzione ai fatti delle ultime settimane si trovano due elementi comuni che li tengono insieme: la critica sempre più aggressiva e minacciosa alla politica della giunta di centrosinistra e del sindaco Zanonato su via Anelli e sul rispetto della legalità, e l’uso strumentale delle istituzioni. Non a caso gli esponenti di An, i violenti dei centri sociali e l’estrema destra incolpano, oltre al solito sindaco, anche la magistratura, che non farebbe il proprio dovere e sarebbe per alcuni repressiva e per altri permissiva. Il tutto viene accompagnato dal solito corollario di slogan, adesivi, manifestazioni sotto casa, scritte murali, striscioni offensivi e intimidatori contro il sindaco. In sostanza assistiamo a un assalto organizzato contro chi prova a far rispettare la legge e a risolvere in modo positivo i problemi che in passato non erano stati affrontati. Infatti, senza dover ricorrere al consueto rimpallo di responsabilità, è evidente che soltanto l’attuale amministrazione ha iniziato a contrastare sul serio e con risultati positivi le occupazioni abusive di case pubbliche, il degrado delle piazze centrali e la diffusione della criminalità in via Anelli. Su quest’ultimo punto, dopo anni di promesse mancate, tutti hanno potuto verificare che 4 delle 6 palazzine sono state svuotate davvero e la soluzione è vicina. Di fronte a queste iniziative del Comune si stanno scatenando le reazioni di chi per scelta politica condivide, promuove e pratica l’illegalità, e di chi vuole strumentalizzare gli episodi di violenza per ritagliarsi uno spazio di visibilità e spostare l’attenzione dalle cose positive che si stanno realizzando. Solo così si spiega l’intervento arrogante e ostruzionistico della Regione quando prova a impedire lo sgombero di via Anelli. Anche la scelta della maggioranza di centrodestra di abbandonare il Consiglio provinciale per protestare contro la violenza dei centri sociali è contraria al rispetto delle istituzioni e della legalità. Chi vuole davvero combattere l’illegalità e la violenza deve impegnarsi per far funzionare le istituzioni democratiche, per ricercare le massime convergenze politiche nella lotta per affermare il rispetto del diritto e della libertà di espressione. E’ così che in passato i partiti democratici hanno affrontato e sconfitto il terrorismo e l’illegalità diffusa: rilanciando e potenziando l’efficacia e la funzionalità delle istituzioni, isolando i violenti, accantonando i calcoli di parte e le facili strumentalizzazioni. Chi vuole davvero contrastare gli estremismi e le violenze che pericolosamente si stanno riaffacciando dovrebbe ricordare quegli anni e tenere conto di quell’esperienza.