Polizia e carabinieri penalizzati.
Criminali più liberi
Il Mattino di
Padova, 8 novembre 2009
Sulla sicurezza
la destra al governo continua a fare solo
chiacchiere e a tagliare le risorse a polizia e
carabinieri. Infatti, qualche giorno fa, a Roma, per
la prima volta, tutti i rappresentanti sindacali
delle forze dell’ordine hanno manifestato insieme
contro il governo: poliziotti, forestali, agenti di
polizia penitenziaria sono scesi in piazza per
chiedere di stanziare maggiori risorse per garantire
la sicurezza dei cittadini. Addirittura le
organizzazioni di rappresentanza del personale
militare, i Cocer, pur non potendo per regolamento
partecipare a manifestazioni di piazza, hanno
pubblicamente manifestato la loro vicinanza ai
manifestanti, denunciando l’azione miope del
governo.
I numeri sono chiari. Nella prossima legge
finanziaria, il governo prevede un taglio
complessivo dell’intero comparto dell’ordine
pubblico e della sicurezza del 5%, pari a quasi 400
milioni di euro, ai quali si aggiungono altri 145
milioni sottratti agli investimenti. Questa
riduzione si va a sommare a un analogo taglio di
risorse deciso già nel 2009. E’ vergognoso che Pdl e
Lega, dopo aver vinto le elezioni politiche proprio
cavalcando le paure dei cittadini, ora mettano in
grave difficoltà le forze dell’ordine, tanto da far
dichiarare al ministro dell’Interno Maroni che
mancano i soldi per la sicurezza, con buona pace di
chi finora ha mostrato i muscoli con le ronde e i
militari sulle strade.
Nel dettaglio il governo ha deciso un taglio di 192
milioni di euro al settore del contrasto al crimine
e della tutela dell’ordine e della sicurezza
pubblica. In particolare, è stata prevista la totale
soppressione del fondo per la manutenzione ordinaria
di commissariati della polizia di Stato e delle
caserme dei carabinieri. Come se non bastasse, il
governo ha azzerato lo stanziamento previsto a
favore dell’Europol, l’ufficio europeo di polizia
che è uno strumento fondamentale per il contrasto
dell’immigrazione clandestina e del terrorismo
internazionale. Inoltre è stato ridotto di 204
milioni di euro il settore «pianificazione e
coordinamento forze di polizia», con la soppressione
del fondo per il potenziamento della sicurezza
urbana e la tutela dell’ordine pubblico, un taglio
di 23 milioni e mezzo (quasi un terzo del totale)
delle risorse destinate alla protezione dei
collaboratori di giustizia e delle loro famiglie e
di 3,2 milioni di euro delle spese per il
funzionamento della Direzione investigativa
antimafia. Così sarà più difficile controllare il
territorio e combattere la criminalità organizzata.
Sulla sicurezza non servono le promesse e le
chiacchiere della destra, ma fatti concreti e
risorse economiche adeguate, a partire da quelle per
rinnovare il contratto di lavoro della polizia
scaduto da due anni. Solo così si può aumentare la
sicurezza di tutti i cittadini.