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An alza le barricate. E l’Unione ragiona con le cifre

Mattino di Padova 15 ottobre 2006

Finanziaria che fomenta l’«odio di classe» o che tiene l’Italia in Europa? Doppia conferenza stampa a palazzo Moroni: prima lo staff di Alleanza nazionale; poi i deputati Naccarato (Ds) e Colasio (Margherita). Secondo il deputato Filippo Ascierto e Raffaele Zanon, la manovra si abbatte sul Nordest e su Padova: «Prevede fino al 48% di aumento della pressione fiscale, mentre sul fronte della sicurezza di fatto spariscono finanziamenti e perfino uomini». An è già mobilitata, a fianco delle categorie scese in piazza. «E’ il frutto dell’abbraccio perverso fra i sindacati “ministeriali” ed il grande capitale Fiat», stigmatizza il consigliere regionale Zanon. Mezz’ora più tardi, cambia tutto. «I dati Istat dicono che il 90% delle famiglie pagherà meno. E’ il 10% che fa fuoco e fiamme. E’ vero che la manovra è pesante, ma al malato grave occorre una cura forte. E la Finanziaria fa scendere da 4 a 2,8 il rappoprto deficit-Pil, mentre l’avanzo primario tornerà al 2%» spiegano Naccarato e Colasio. L’onorevole Ds elenca misure adottate: 100 milioni per tre anni per gli asili nido; la tutela dei precari (estensione dei cogedi parentali e della maternità, sia pure al 30% del reddito); l’istituzione del Fondo per la non autosufficienza e di 115 milioni destinati alle politiche giovanili». Colasio si concentra su scuola e cultura: «Chiudiamo la partita dei precari: 150 mila nuovi docenti e 20 mila amministrativi assunti entro il 2009. Uno stanziamento triennale pari a 500 milioni di euro per l’edilizia scolastica. Il Fondo scuola di 2,7 miliardi: soldi che arriveranno direttamente agli istituti. Una vera pianta organica per gli insegnanti di sostegno. Defiscalizzazione di 1000 euro per gli insegnanti che acquistano un Pc».