Naccarato detta le condizioni per il futuro della Sesa:
«Meno rifiuti e più qualità»
Mattino di Padova 15 ottobre 2006
ESTE. Non poteva venire
convocata in un periodo
peggiore. Sono ormai dieci
giorni che la puzza proveniente
dall’impianto di compostaggio
della Sesa non lascia tregua.
Così all’assemblea indetta
venerdì sera da Legambiente sul
tema «Compostaggio e
sostenibilità» si sono
presentati in tanti.
Ambientalisti ma soprattutto
cittadini. Chiesto, un severo
controllo sull’impianto e
soprattutto una diminuzione del
conferimento dei rifiuti. Al
tavolo dei relatori oltre a
Flores Baccini, che ha condotto
la serata, Angelo Mandato, ad
Sesa, Marco Granziero, assessore
all’Ambiente, Alessandro
Naccarato deputato dell’Ulivo e
Marco Ricci esperto della Scuola
di Agraria del Parco di Monza.
Matteo Ricci, diapositive alla
mano, ha spiegato che la Sesa ha
uno degli impianti di
compostaggio tra i più grandi in
Italia. All’ingegner Mandato il
compito di spiegare la politica
presente e futura di Sesa. Entro
sei mesi ha promesso il lavaggio
dei camion che comporta
l’utilizzo di100.000 metri cubi
di acqua al giorno. E gli odori?
«Sono causati dall’erba oggi
stoccata all’esterno - ha detto
- Sesa provvederà con la platea
insufflata». L’assessore
Granziero ha assicurato che il
nuovo Cda attuerà costanti
controlli per verificare i
problemi e risolverli. Incisivo
l’onorevole Naccarato. «Oggi la
Sesa - ha detto - tratta più di
235.000 tonellate di rifiuti, lo
sforamento riguarda la frazione
organica ed è pari a 50.000
tonellate. 80.000 provengono
dalle regione campana. Quando la
frazione organica entra in Sesa
viene controllata? Secondo i
dati Sesa il materiale non
compostabile oscilla tra il 3 ed
il 5 per cento. Secondo l’Arpav
tra il 13 ed il 24 per cento. La
differenza è troppo alta.
L’impianto è pubblico, si
individui un soggetto terzo,
insieme al privato, per
verificare i dati. Sui rifiuti
provenienti dalla Campania
Regione, Comune e Sesa devono
verificare se sussistono ancora
le ragioni per l’autorizzazione.
Vogliamo sapere che rifiuti
arrivano. L’amministrazione deve
investire di più sul controllo.
Propongo quantità minori ed una
maggiore qualità anche se si
abbassano i guadagni».