«Una fretta sospetta
per quei lavori»
Naccarato sui cantieri sospesi: solo caccia ai
finanziamenti
Il Mattino di Padova, 16
gennaio 2009
MONSELICE.
Occorreva veramente avviare i lavori dei lotti VI e
VII sul colle? A chiederselo è l’onorevole
Alessandro Naccarato, del Pd, che alla luce degli
ultimi fatti di cronaca legati alla Rocca di
Monselice chiede chiarezza e trasparenza alla
Regione Veneto, tirando in ballo anche Provincia e
Parco Colli.
«La Regione Veneto, impaurita dalle segnalazioni
all’autorità giudiziaria, ha sospeso l’attività nei
due cantieri, prossimi a quello dell’ascensore, che
erano stati aperti per costruire la torre di
collegamento al Mastio e per ampliare la ex casa
Bernardini. Evidentemente la Regione - ragiona il
deputato del Pd - è rimasta scottata dall’inchiesta
che ha fermato i lavori per l’ascensore. Non è
possibile procedere in questo modo».
A dire di Naccarato sono numerosi i punti oscuri
che le istituzioni responsabili devono chiarire:
«Perché la Regione ha dato l’assenso all’avvio di
questi due cantieri a fine novembre del 2008 dopo il
blocco dei lavori di costruzione dell’ascensore
disposto dalla Magistratura nel maggio scorso? E’
così urgente portare a termine questi due ulteriori
progetti? E a cosa servono i lavori nei lotti VI e
VII dal momento che non è affatto chiaro se
proseguiranno o meno i lavori di costruzione
dell’ascensore della Rocca?».
Secondo l’onorevole del Partito Democratico la
fretta sarebbe motivata dallo «scopo di ricevere a
tutti i costi il finanziamento stanziato dall’Unione
Europea, anche forzando o aggirando alcune precise
norme per la tutela del paesaggio e dell’interesse
storico-culturale».
Lo stesso Naccarato, inoltre, rimane sconcertato di
fronte al mutismo di Parco Colli e Provincia, i due
principali enti preposti proprio alla tutela del
paesaggio e alla programmazione di interventi in
linea con la salvaguardia del territorio: «Dove sono
finiti? - si chiede l’esponente di centrosinistra -.
Perché non esercitano le funzioni di controllo sul
rispetto del Piano Ambientale dei Colli e sulla
conformità urbanistica degli interventi previsti?».
La bagarre degli ultimi giorni deve servire, a dire
del parlamentare, per riaccendere il confronto:
«Dopo il sequestro del cantiere per l’ascensore -
stigmatizza Naccarato - era necessario iniziare una
discussione seria sul futuro dell’intera area, ma
non c’è stata la volontà di avviare un tale
confronto. Si è preferito, invece, aspettare che si
calmassero le acque per poi riprendere i lavori,
quasi di nascosto, come se non fosse successo
niente. Adesso è indispensabile far applicare le
leggi e i regolamenti esistenti».