Sicurezza: più risorse
alle forze dell’ordine
Il Gazzettino,
17 febbraio 2009
Negli ultimi giorni si sono
verificati numerosi casi di violenza sessuale. Si
tratta di episodi gravissimi che dimostrano in modo
evidente che la sicurezza non aumenta con la
propaganda. Berlusconi e la sua coalizione,infatti,
hanno vinto le elezioni politiche cavalcando le
paure dei cittadini, denunciando un’insicurezza
dilagante e promettendo il pugno di ferro contro la
criminalità. E questi sono i risultati.
I problemi legati alla sicurezza, agli immigrati
clandestini che delinquono, allo spaccio di droga
nelle città si possono risolvere solo con un
approccio concreto, non certo con gli spot e la
propaganda a cui il PdL e la Lega Nord ci hanno
purtroppo abituati.
Tra il 2001 e il 2009, il centrodestra e la Lega
hanno governato per ben sette anni, salvo la breve
esperienza del centrosinistra di Romano Prodi tra il
2006 e il 2008, e certamente, in tutto questo tempo,
non è affatto migliorato il livello di sicurezza dei
cittadini. Ad esempio le principali leggi che
dovrebbero garantire un’efficace lotta
all’immigrazione clandestina e allo spaccio di droga
sono la “Bossi-Fini” e la “Fini-Giovanardi”, che
prendono il nome dai loro autori, noti esponenti del
centrodestra oggi al governo. Queste leggi sono
totalmente inutili per contrastare i fenomeni
criminali e sono state redatte con intenti
propagandistici che, col passare del tempo,
dimostrano tutta la loro inefficacia.
A questo proposito è bene ricordare come, nel 2008,
durante la campagna elettorale per le elezioni
amministrative, Alemanno e la destra a Roma abbiano
imbastito una feroce campagna propagandistica sulla
sicurezza in città contro Veltroni e il
centrosinistra, a seguito del barbaro omicidio della
signora Reggiani. Con questa logica cosa si dovrebbe
dire ora sul livello di sicurezza della Capitale
sotto la guida di Alemanno?
Secondo la Destra nelle amministrazioni locali in
cui la destra governa, come Roma, Milano o
Cittadella la responsabilità degli efferati episodi
di violenza è dei cittadini rumeni, mentre nelle
amministrazioni guidate dal centrosinistra, per
esempio a Bologna, la colpa sarebbe del Sindaco. A
Padova, pur di accusare Zanonato, si è addirittura
arrivati al punto di inventare una storia
inesistente come quella della disdetta di una
prenotazione in un ristorante del centro storico da
parte di sedici ragazze impaurite di muoversi in
centro.
Eppure la Destra e la Lega, fin dai primi mesi del
loro nuovo governo, hanno approvato il Decreto
Sicurezza e hanno inviato i militari nelle città
metropolitane (anche a Padova). Non è cambiato nulla
perché, nello stesso tempo, il governo ha tagliato
pesantemente le risorse per le forze dell’ordine,
colpendo gravemente la loro capacità di operare e di
controllare il territorio.
E’ curioso,inoltre, sottolineare l’atteggiamento
totalmente strumentale della destra e della Lega sul
tema della sicurezza. I problemi della sicurezza e
della lotta al degrado vanno affrontati non con la
propaganda ma con i fatti.
E’ necessario garantire maggiori risorse per le
Forze dell’Ordine per permettere loro di avere
strumenti efficaci per il presidio del territorio.
Quella dei militari nelle città è solo una soluzione
tampone al problema della sicurezza nei centri
urbani. Non si può certo pensare di rendere le città
più sicure mandando in giro qualche militare in
divisa, senza assicurare un organico adeguato e i
mezzi indispensabili a Polizia e Carabinieri per
svolgere stabilmente la loro funzione.
E’ necessario, poi, investire maggiori risorse
nell’intero settore della giustizia, per aumentare
l’organico dei magistrati e per assumere nuovo
personale per le cancellerie dei tribunali, in modo
da snellire e velocizzare le procedure burocratiche,
contribuendo così a ridurre i tempi dei processi.
Non si governa un Paese con la propaganda. Non si
può affrontare seriamente il problema della
sicurezza a colpi di decreti che risultano inutili
nella pratica, favorendo le ronde di privati
cittadini, fomentando forme di “giustizia fai-da-te”
e inviando qualche centinaio di militari nelle città
invece di mettere le Forze dell’ordine e la
giustizia in condizioni di poter operare con
efficacia per la sicurezza di tutti i cittadini.