La pagliacciata delle
ronde è dannosa per la sicurezza
Mattino di
Padova 16 luglio 2007
Nel corso degli
ultimi mesi abbiamo assistito al fenomeno delle
cosiddette ronde: il senso comune porterebbe il più
delle volte a sorridere della singolare iniziativa
di questi aspiranti sceriffi del Nordest. Mi pare
però che almeno un aspetto di questo fenomeno vada
tenuto in considerazione e meriti un’analisi attenta
e seria. Le ronde infatti hanno comportato e
continuano a comportare un ulteriore sforzo da parte
delle forze dell’ordine che sono costrette a
garantire un servizio di protezione proprio a quei
cittadini che si improvvisano vigilantes. Ne
consegue che polizia e carabinieri si trovano spesso
a dover seguire i gruppetti delle ronde e non
vengono impiegati in altre attività di prevenzione e
contrasto del del crimine. E’ senza dubbio una
conseguenza aberrante che però merita considerazione
proprio perché i nostri cittadini legittimamente
chiedono città sicure. A Padova, l’amministrazione
Zanonato si sta impegnando molto seriamente su
questo fronte a partire dall’imponente lavoro per
risanare via Anelli sino al contrasto della
prostituzione e del degrado urbano. Anche tutte le
forze dell’ordine, coordinate dal prefetto, sono
impegnate quotidianamente in un notevole lavoro per
garantire la sicurezza dei cittadini e per prevenire
il crimine. Questo faticoso lavoro è danneggiato e
appesantito dalla necessità di vigilare anche sulle
ronde. Nel frattempo è sconcertante la cecità di
alcune forze politiche, prima tra tutte la Lega
Nord, che si ostinano a non voler capire l’effetto
perverso che producono distogliendo le forze
dell’ordine dal loro lavoro. Mi chiedo per quanto
tempo ancora dovremo assistere a questo
atteggiamento irresponsabile che privilegia la
propaganda alla concretezza. Per queste ragioni ho
presentato un’interrogazione al ministro
dell’interno per informarlo della situazione e per
sapere i costi, in termini di uomini e mezzi, che
l’amministrazione delle forze dell’ordine deve
sostenere per garantire la sicurezza dei
partecipanti alle ronde.
Alessandro Naccarato deputato de l'Ulivo
GAZZETTINO 15 LUGLIO 2007
"Nel corso degli ultimi mesi abbiamo assistito al
fenomeno delle cosiddette ronde. Il senso comune
porterebbe il più delle volte a sorridere della
singolare iniziativa di questi aspiranti sceriffi
del nordest. Ma le ronde continuano a comportare un
ulteriore sforzo da parte delle forze dell'ordine
che sono costrette a garantire un servizio di
protezione proprio a quei cittadini che si
improvvisano vigilantes. Ne consegue che polizia e
carabinieri si trovano spesso a dover seguire i
gruppetti delle ronde e non vengono impiegati in
altre attività di prevenzione e contrasto del
crimine. È senza dubbio una conseguenza aberrante
che però merita considerazione proprio perché i
nostri cittadini legittimamente chiedono città
sicure e compito delle forze politiche e delle
istituzioni è quello di rispondere concretamente a
questa istanza. A Padova l'amministrazione Zanonato
si sta impegnando molto seriamente su questo fronte
a partire dall'imponente lavoro per risanare via
Anelli sino al contrasto della prostituzione e del
degrado urbano. Anche tutte le forze dell'ordine,
coordinate dal Prefetto, sono impegnate
quotidianamente in un notevole lavoro per garantire
la sicurezza dei cittadini e per prevenire il
crimine. Questo faticoso lavoro è danneggiato e
appesantito dalla necessità di vigilare anche sulle
ronde. Nel frattempo è sconcertante la cecità di
alcune forze politiche, prima tra tutte la Lega
Nord, che si ostinano a non voler capire l'effetto
perverso che producono distogliendo le forze
dell'ordine dal loro lavoro. Mi chiedo per quanto
tempo ancora dovremo assistere a questo
atteggiamento irresponsabile che privilegia la
propaganda alla concretezza. Per queste ragioni ho
presentato un'interrogazione al Ministro
dell'interno per informarlo della situazione e per
sapere i costi in termini di uomini e mezzi che
l'amministrazione delle forze dell'ordine deve
sostenere per garantire la sicurezza dei
partecipanti alle ronde". Alessandro Naccarato
deputato dell'Ulivo
NACCARATO (DS) INTERROGA IL MINISTRO SUI COSTI
«Ronde?
Alla fine pagano i cittadini»