Naccarato:
«Si sono arricchiti» Gambato: «No alla dietrologia»
Il Mattino di Padova,
20 maggio 2009
«Finalmente un organismo di controllo conferma quanto sosteniamo da tempo. - afferma il deputato del Pd Alessandro Naccarato, firmatario dell’esposto all’Autorità della Concorrenza - Vale a dire che, come con i rifiuti, anche con il gas alcuni soggetti privati si sono arricchiti attingendo a fondi pubblici grazie a Cosecon. Una società con finalità pubbliche, controllata direttamente da istituzioni come la Provincia e la Regione, ha speso decine di miliardi delle vecchie lire a favore di aziende private, mentre ai Comuni restavano i debiti. Questo è il risultato causato dalle gestioni di amministratori incompetenti e in molti casi in conflitto d’interessi. L’Autorità ha confermato ciò che denunciamo da anni». Secondo il parlamentare alcuni dei sindaci che usciranno dalle elezioni amministrative potrebbero rivalersi nei confronti di Attiva per gli errori commessi nel passato, visto che per anni la società ha gestito le reti del gas metano senza convenzioni e ha tratto profitti da un bene pubblico. Di tutt’altro avviso invece Gian Michele Gambato, presidente di Attiva e firmatario del bando di vendita di Veneto Distribuzione. «Io guardo al presente, non faccio dietrologie. - afferma - Il problema ormai è superato perché difficilmente la gara andrà deserta, visto che ben cinque fra le più importanti società del settore hanno manifestato l’interesse ad acquistare. Due di queste sono colossi internazionali del gas del calibro Eni-Italgas e Italcogim mentre le altre tre sono aziende assai note a livello locale, Aps - Acegas, Ascopiave e l’Amga di Udine. E poi agli atti abbiamo un parere preventivo che di fatto dava il via libera alla vendita. Non dimentichiamo inoltre che il socio privato ha ottenuto quote mediante l’apporto di reti».