Proposta di Naccarato e
Gallo:
da Roma sono in arrivo investimenti per 70 milioni
«La banda larga alle società pubbliche»
Il Pd lancia la sfida a governo e Regione
Il Mattino di
Padova, 19 dicembre 2009
Una proposta
secca, efficace e produttiva. La «banda larga» in
Veneto affidata alle quattro società pubbliche di
telecomunicazioni con la regìa di Veneto Sviluppo:
65-70 milioni di euro da trasformare in 6 mila posti
di lavoro. Lo sostengono Alessandro Naccarato e
Gianni Gallo, rispettivamente deputato e capogruppo
regionale del Pd.
«In Finanziaria c’erano 800 milioni che il governo
ha tolto affermando che sulla banda larga deciderà a
gennaio. Noi siamo per il federalismo e lo sviluppo.
Dunque, i soldi del Veneto vanno affidati alle
società pubbliche: AscoTlc di Treviso, Venise,
Polesine e Telerete di Padova. Si possono assicurare
servizi di telemedicina, il Wi Fi nel territorio, ma
anche l’innovazione a beneficio delle imprese ed una
vera ricaduta occupazionale. Tutto con Veneto
Sviluppo che può recitare la parte di
programmazione» spiegano Naccarato e Gallo.
Una proposta alternativa al rischio che la «banda
larga» sia un nuovo pretesto per alimentare monopoli
o, peggio, inutili doppioni. «Le quattro società e
Veneto Sviluppo sono in grado di realizzare le
autostrade informatiche in tutta la regione. Il
comparto Tlc si traduce così in un migliaio di nuovi
posti di lavoro per ogni provincia. Questa sarebbe
un’operazione veramente federalista» conludono il
deputato e il capogruppo in Regione.