in piazza al fianco dei
lavoratori della magrini
LunedI' 20 novembre 2006
La recente
crisi che ha colpito la Nuova Magrini Galileo ha messo in luce i
problemi creati dalla mancanza di una politica economica seria e
rivolta al rafforzamento del settore industriale nazionale.
Negli ultimi anni si è acutizzata una crisi in alcuni comparti
industriali italiani, che ha portato alla chiusura di alcuni
stabilimenti storici (es. le officine Stanga) e che ne sta
indebolendo ulteriormente altri (olivetti). La decisione della
Siemens, proprietaria da poco più di un anno della Nuova Magrini
Galileo, di mettere in liquidazione la storica azienda padovana
si lega, da un lato, alla fase di difficoltà che sta vivendo il
settore elettrotecnico in Italia e, dall’altro, alla volontà di
eliminare dal mercato europeo ogni possibile concorrente.
La Galileo,
infatti, dopo una fase di bilancio negativo, è riuscita a
risanare i conti continuando a mantenere una posizione di
preminenza nel mercato europeo del materiale elettrico; la
Galileo è l’unica impresa a tecnologia completamente italiana
nel campo dell’energia. La Siemens, quindi, intende chiudere
un’azienda sana privandola dei suoi brevetti e della sua
tecnologia.
L’incontro
tra il Governo di centro-sinistra e la direzione di Siemens
Italia ha dimostrato alla multinazionale che c’è un forte
interessamento alla questione affinché venga evitato che un
altro pezzo di industria italiana venga fagocitato dal mercato
straniero. La situazione si è aggravata ulteriormente negli
ultimi giorni, in quanto la multinazionale tedesca ha iniziato a
spostare il portafoglio ordini nello stabilimento di Berlino.
L’atteggiamento della Siemens è vergognoso e ingiustificabile.
Il Governo
è da tempo impegnato a trovare un altro soggetto industriale che
garantisca alla Galileo la prosecuzione dell’attività esistente
e il rilancio del settore con un serio e concreto piano
industriale.
In questa fase difficile ogni forza politica e
sindacale deve impegnarsi a sostenere i lavoratori dello
stabilimento di Battaglia Terme, che scenderanno in piazza
lunedì mattina. I Democratici di Sinistra sosterranno ogni
iniziativa volta a smuovere questa situazione e saranno a fianco
dei lavoratori nella lotta per il diritto a mantenere il proprio
posto di lavoro.
LA
MANIFESTAZIONE E' CONVOCATA PER
LUNEDI' 20 NOVEMBRE 2006
ORE 10.30 - LARGO EUROPA