Naccarato: «Sto con Bersani.
Il radicamento è fondamentale»
Il Mattino
di Padova, 23 luglio 2009
«Un partito di
iscritti, con un radicamento territoriale che
garantisca un dibattito democratico, anche superando
la pratica delle primarie». Alessandro Naccarato
vede così il futuro del Pd, e nella sua preferenza
per Pierluigi Bersani individua tre punti cardine: i
punti programmatici, il tema delle alleanze e, per
l’appunto, l’organizzazione.
Sul programma il deputato padovano è chiaro: «Ci
sono alcuni punti, già presentati da Bersani, che
vanno considerati cruciali. Il lavoro, per prima
cosa, e l’aiuto alle piccole e medie imprese
attraverso l’investimento in credito d’impresa delle
risorse recuperate dalla lotta all’evasione fiscale.
E poi scuola, ricerca e soprattutto il federalismo:
«Non senso di un modello di governo efficiente e
vicino ai cittadini, aumentando i poteri di Comuni e
Province». Un segnale di discontinuità rispetto
all’era Veltroni-Franceschini potrebbe arrivare
anche dalla fine dell’era del mito
dell’autosufficienza: «Ho sempre considerato
strategiche le alleanze - riflette Naccarato -
Dobbiamo parlare alla sinistra e al centro,
soprattutto nell’ottica delle regionali del prossimo
anno, quando si profila un forte scontro tra Pdl e
Lega». E infine l’organizzazione: «Servono iscritti,
sedi, elaborazione politica e dibattiti - spiega il
deputato padovano - Le primarie? Vanno bene per la
scelta dei candidati, ma non per gli organi
dirigenti del partito, perché cancellano il
confronto».
Come ne uscirà il Pd da questa fase congressuale?
«Rafforzato», conclude Naccarato.