Non buttare i soldi
solo perché sono pubblici
Mattino di
Padova 27 maggio 2008
Quante attenzioni
da parte di Galan alla Rocca di Monselice! Galan
deve essere proprio preoccupato di quello che sta
succedendo a Monselice! Con tutte le questioni
ancora aperte nella nostra Regione, tra
infrastrutture non ancora realizzate, ospedali da
fare e da rifare, liste di pazienti in attesa sempre
più lunghe comuni di confine che vogliono
abbandonare la Regione, il Presidentissimo in
scadenza fa spazio in agenda e, finalmente, prova a
preoccuparsi di Monselice.
Peccato non avere trovato, da parte sua, un po’ di
tempo per ascoltare, un anno fa, i consigli che
avevamo dato sull’operazione che stava portando
avanti. Ci è voluto l’intervento della Magistratura
perché la voce arrivasse a Palazzo Balbi, ma il
governatore Galan può stare tranquillo: i giudici
faranno chiarezza e accerteranno le eventuali
responsabilità.
L’importante è che anche Galan, tra un’uscita a
pesca e un’inaugurazione, provi a riflettere su un
fatto: non è bene fare opere faraoniche e inutili
solo perché ci sono i finanziamenti pubblici! E’
buona norma pensare al territorio, progettare gli
scenari, ascoltare i cittadini e realizzare opere
utili e vantaggiose per la collettività. Altrimenti
si rischia di non capire come mai ad Orvieto e a
Perugia gli ascensori funzionano mentre a Monselice
si ipotizza il reato di distruzione di bellezze
ambientali e culturali.
Del resto per Galan i Colli Euganei sono ormai
un’autentica maledizione.
Prima c’è stata l’inchiesta sulla lottizzazione di
Sassonegro ad Arquà Petrarca, ora tocca a Monselice.
In entrambi i casi la Magistratura si è dovuta
attivare per impedire che il patrimonio naturale e
artistico dei Colli venisse deturpato. Guarda caso,
la Regione non si era mai accorta di nulla.
Caro Galan la fretta è cattiva consigliera: le
autorizzazioni mancanti per aprire il cantiere sulla
Rocca, il contrasto tra il progetto e il Piano
Ambientale del Parco dei Colli Euganei, i ritardi
dovuti ai problemi di escavazione della trachite,
l’inadeguatezza dell’ascensore a superare le
barriere architettoniche non sono bastati a farLa
riflettere, a farLe abbandonare la consueta
arroganza con cui «governa» il Veneto da anni.
Alessandro Naccarato Deputato Partito
Democratico