Mattino di Padova
28-11-2006
NACCARATO-SACCONI
duello sulla scuola
Anche i lavoratori della
Confsal e dello Snals (1 milione e 300 mila in Italia)
protestano contro la Finanziaria. Ieri il sindacato autonomo,
molto rappresentativo nel pubblico impiego e in particolare
nella scuola, ha organizzato una manifestazione interregionale
aperta ai dirigenti di Veneto e Friuli Venezia Giulia. Al tavolo
dei relatori l’ex viceministro del governo Berlusconi, il
trevigiano Maurizio Sacconi; il parlamentare dei Ds Alessandro
Naccarato; il segretario regionale del Confsal Calogero Carità;
il segretario veneto dello Snals, Leopoldino Lago ed i segretari
provinciali Ernesto De Sieno (Padova) Stefano Brunello
(Treviso), Giovanni Giordano (Venezia) e Luigi Roma (Vicenza).
«Confsal-Snasl è la quarta organizzazione sindacale della
penisola», afferma Sacconi. «Il governo Prodi sbaglia a non
accettare lo Snals a fianco di Cgil Cisl e Uil al tavolo unico
del confronto sindacale e a relegarlo tra i sindacati minori.
Sotto Berlusconi tutto questo non succedeva perché la Confsal
sedeva all’unico tavolone del confronto sindacale. Cosa dire poi
delle loro proteste contro la manovra di Padoa Schioppa? Sono
tutte legittime e sacrosante. Non è giusto rinviare il rinnovo
del contratto dei docenti al 2008 ed anche la Confsal dice il
vero, come ha dimostrato la Uilm-Uil, quando dichiara che questa
Finanziaria penalizza gli operai delle fabbriche e gli impiegati
della scuola e dello Stato in genere».
Pacata la risposta di Naccarato. «La manovra porta alla scuola
tre importanti conquiste», replica il giovane deputato, docente
di Lettere in congedo dell’Itc Calvi. «L’obbligo scolastico sale
da 15 a 16 anni; saranno assunti 150.000 insegnanti precari e
20.000 Ata e sarà dato lavoro a migliaia di giovani laureati per
l’ampliamento dell’istruzione degli adulti. Per quanto riguarda
l’esclusione della Confsal dal tavolo unico delle trattative con
il Governo anch’io sono d’accordo con Sacconi per cercare di
rivedere immediatamente l’assurda, esclusione».
A muso duro gli interventi dalla cattedra di Calogero Carità e
Leopoldino Lago. «La manovra effettua troppi tagli ai
Ministeri», osserva Carità. «Anche la sanità e i pensionati
vengono duramente colpiti dalla nuova finanziaria. Molti
capitali della manovra vanno modificati con una serie di
emendamenti».
Più scolastico il commento di Lago. «Gli stipendi dei docenti e
del personale Ata non possono restare congelati ancora per due
anni sino al 2008», dice il preside dell’istituto superiore
polivalente di Montagnana e residente a Fontaniva. «Contratto
subito, come per le altre categorie». I lavoratori del
Confsal-Snals sciopereranno il giovedì 7 dicembre con
manifestazione a Roma.