Naccarato propone una legge che multa i clienti
Zampieri: «Non siamo i crociati delle prostitute»
PADOVA.
Ordinanza anti-lucciole, il sindaco Flavio Zanonato
insiste: «E’ giusto che in via Reni o in via Aspetti
ci sia una prostituta ogni 50 metri? Se la risposta
è no, il Comune può solo applicare il codice della
strada». E intanto, il deputato Alessandro Naccarato
(nella foto con il sindaco) presenta una proposta di
legge per multare i clienti. Due articoli con
altrettanti divieti. Sei commi e la quantificazione
dell’ammenda: da 500 a 5 mila euro. Alessandro
Naccarato, deputato della Quercia, ha presentato una
proposta di legge in sintonia con l’annunciata
ordinanza del sindaco. «La famosa legge Merlin
eliminava le case chiuse, vietando e punendo lo
sfruttamento non la prostituzione. Così i poveri
disgraziati dei sindaci devono “inventarsi” divieti
e sanzioni. Lo Stato non può abbandonarli. Di qui la
proposta che contiene la novità di mettere sullo
stesso piano domanda ed offerta» spiega
Naccarato. Il testo è linearmente efficace.
L’articolo 1 vieta l’esercizio della prostituzione
in luogo pubblico o aperto al pubblico. L’altro fa
scattare il divieto di «chiedere prestazioni
sessuali a persone dedite alla prostituzione»
facendo scattare l’ammenda e il sequestro del
veicolo per tre mesi. Infine, le due fattispecie
penali: rapporti a pagamento con minori e stranieri
clandestini significano la reclusione da un anno e
tre mesi oltre alla multa. Naccarato plaude a
Zanonato, rispolverando anche l’iniziativa choc di
Franca Bimbi quand’era assessore a Venezia: «Altro
che libertà e privacy. Qui si finge di non sapere
che si tratta di persone ridotte in schiavitù. Lo
ricordava bene la campagna veneziana con i manifesti
che ammonivano i clienti delle prostitute: “Potrebbe
essere tua figlia”...».
Il capogruppo Umberto Zampieri e il segretario
provinciale Fabio Rocco schierano i Ds nella trincea
della dissuasione. «Nessuna crociata né
telesorveglianza. Semplicemente, un chiaro segnale
che sembra esser stato già raccolto dai sindaci
della cintura urbana» insistono. Tant’è che, come
gli assessori Carrai e Sinigaglia, anche Ds e
Sinistra Giovanile si confronteranno con le
associazioni impegnate nel recupero delle ragazze.
«Come già è accaduto per via Anelli, se la giunta
di centrosinistra interviene c’è chi grida alla
privazione della libertà. A noi interessa di più la
schiavitù».