AUTORITA’ PER L’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
AUTORITA’ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO
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ESPOSTO
SUL RISCHIO DI AFFIDAMENTO SENZA GARA D’APPALTO DI EVIDENZA PUBBLICA DELLA GESTIONE DELLE RETI DI DISTRIBUZIONE DEL GAS METANO A FAVORE DELLA SOCIETA’ “VENETO DISTRIBUZIONE”, ORA CONTROLLATA DA “ATTIVA S.P.A.”, NEI COMUNI IN PROVINCIA DI PADOVA DI AGNA, ANGUILLARA VENETA, ARRE, BAGNOLI DI SOPRA, BOVOLENTA, CARTURA, CONSELVE, MASERà DI PADOVA, SAN PIETRO VIMINARIO, TERRASSA PADOVANA, E SUL RISCHIO DI ALTERAZIONE DELLA GARA DI VENDITA DELLA SOCIETA’ “VENETO DISTRIBUZIONE”
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All’attenzione dei Presidenti delle Autorità Garanti
e dei dirigenti delle direzioni interessate
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L’Onorevole Alessandro Naccarato
Gruppo Parlamentare Partito Democratico
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PREMESSO CHE
- Nel corso degli anni Novanta il Consorzio per lo Sviluppo Economico e Sociale del Conselvano, nato nel 1967 per volontà dei Comuni di Agna, Anguillara Veneta, Arre, Bagnoli di Sopra, Bovolenta, Candiana, Cartura, Conselve, Maserà di Padova, San Pietro Viminario, Terrassa Padovana e Tribano, trasformatosi nel 1994 in società per azioni con la denominazione di “COSECON S.P.A.” (entrarono nella società anche soci privati) e trasformatosi a sua volta in “ATTIVA S.P.A.” dal 17/10/2008, ha metanizzato buona parte del territorio della bassa padovana attingendo a fondi pubblici, costituiti da contributi europei a fondo perduto e risorse messe a disposizione dai Comuni soci attraverso l’accensione di mutui;
- Per diversi anni prima il Consorzio e poi la “COSECON S.P.A.” hanno gestito direttamente le reti del gas metano per conto dei Comuni soci attraverso una sorta di «concessione di fatto» mai formalmente stipulata attraverso atti, convenzioni o accordi che avessero un riconosciuto valore legale;
- Risulta dunque chiaro che la proprietà delle reti di distribuzione del gas metano appartiene ai Comuni sopra citati, i quali mai hanno conferito ad alcun ente o società le reti stesse attraverso apposite delibere di Consiglio Comunale, né in altra forma;
- Nel Luglio 2003 l’attività di gestione della distribuzione del gas metano venne trasferita dalla “COSECON S.P.A.” alla società controllata denominata “COSECON DISTRIBUZIONE”, che assunse la nuova denominazione di “VENETO DISTRIBUZIONE” nel Novembre 2006;
- Inoltre la società controllante “COSECON S.P.A.” ha di fatto costituito la società controllata “COSECON DISTRIBUZIONE” (ora “VENETO DISTRIBUZIONE”) per la gestione della distribuzione di gas metano, accettando l’ingresso nel capitale sociale di quest’ultima di un socio privato (“SIME S.P.A.”, da Gennaio 2008 trasformata in “ENERCO GROUP S.P.A.”) senza nessuna gara di evidenza pubblica;
- Nel corso dell’anno 2007 la società “COSECON S.P.A.” decise di vendere la controllata “VENETO DISTRIBUZIONE”, gestore delle reti di gas metano, senza alcun atto formale di concessione, puntando a ricavare una somma complessiva di circa venti milioni di euro;
- A causa della mancanza di regolari concessioni fra i Comuni e il gestore, in sede di vendita il valore della società “VENETO DISTRIBUZIONE” è risultato essere, di fatto, notevolmente inferiore rispetto a quello ipotizzato dalla società controllante “COSECON S.P.A.”;
- All’inizio del 2008 “COSECON S.P.A.” e “VENETO DISTRIBUZIONE” hanno proposto ai Comuni soci una convenzione per la gestione, da parte di “VENETO DISTRIBUZIONE”, delle reti di distribuzione del gas metano nel territorio dei Comuni stessi, con valore retroattivo e da sottoscrivere prima della vendita di “VENETO DISTRIBUZIONE”: i Comuni soci non hanno approvato la proposta sopra citata;
- In queste settimane “ATTIVA S.P.A.”, già “COSECON S.P.A.”, e la sua controllata “VENETO DISTRIBUZIONE” stanno proponendo all’attenzione dei Comuni soci una nuova bozza di convenzione che proroga la “concessione di fatto” fino al 2011: si tratta in sostanza non della proroga di un precedente affidamento ai sensi della normativa che disciplina il periodo transitorio (peraltro perdurante al massimo fino al 31 dicembre 2010), ma di un nuovo affidamento diretto senza gara, vietato dalla legislazione vigente.
- Nella bozza di convenzione proposta è previsto che il gestore delle reti, eventualmente subentrante a “VENETO DISTRIBUZIONE” nel 2011, dovrà corrispondere a “VENETO DISTRIBUZIONE” il valore dell’impianto non detraendo però i contributi pubblici ricevuti da “COSECON S.P.A.” e le sue controllate per la realizzazione dell’impianto stesso. Ciò, oltre ad essere contrario alla normativa vigente, rischia di compromettere irrimediabilmente la concorrenza nella futura gara per l’attribuzione del servizio di gestione, essendo concesso a “VENETO DISTRIBUZIONE” un enorme vantaggio.
- Tale situazione può produrre in concreto conseguenze gravi per i cittadini ed i Comuni soci. Infatti, l’assenza di regolari contratti di servizio e di regolari procedure di evidenza pubblica per l’affidamento della gestione delle reti del gas, qualora fosse confermata, renderebbe i Comuni soci deboli e impotenti perché non consentirebbe loro di esercitare il necessario controllo su un servizio pubblico di fondamentale importanza come quello legato alla gestione dell’energia;
CONSIDERATO INOLTRE CHE
- In data 28/03/2007 venne pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n° 37 un invito da parte di “COSECON S.P.A.” a manifestare interesse per l’acquisto delle quote di “VENETO DISTRIBUZIONE” possedute direttamente o indirettamente, pari al 50,025% della società: a tale invito non è seguita alcuna manifestazione di interesse;
- A seguito del fallimento del primo tentativo di vendita delle quote, in data 01/10/2007 venne pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n° 114 un avviso di pre-informazione per la gara di manifestazione di interesse per l’acquisto della partecipazione azionaria detenuta da “COSECON S.P.A.” e da “SIME S.P.A.” (oggi “ENERCO GROUP S.P.A.”) in “VENETO DISTRIBUZIONE” pari all’85,203% del capitale sociale, cui non sono seguite, anche in questo caso, manifestazioni di interesse;
- In entrambi i casi non venne indicato il valore posto a base d’asta per l’aggiudicazione delle quote, in quanto risultava controverso e non ancora determinato mediante perizia il reale valore della società;
- “COSECON S.P.A”, ora “ATTIVA S.P.A”, ha nel frattempo stretto un accordo con “ENERCO GROUP S.P.A.” (già “SIME S.P.A.”) in virtù del quale in caso di mancata vendita delle proprie quote di “VENETO DISTRIBUZIONE” attraverso procedure di evidenza pubblica, le stesse quote saranno acquistate da “ENERCO GROUP S.P.A.” per un valore di 13.500.000 euro;
- “ENERCO GROUP S.P.A.” ha garantito il proprio impegno attraverso un’apposita fidejussione;
- Tale accordo può portare ad un’alterazione della nuova gara di vendita di “VENETO DISTRIBUZIONE” (il presidente di “ATTIVA S.P.A.” ha annunciato la pubblicazione del bando entro la fine di Gennaio 2009) a vantaggio di “ENERCO GROUP S.P.A.” che acquisirebbe dunque il controllo della società senza partecipare ad alcuna procedura di evidenza pubblica e confidando che i Comuni approveranno la succitata nuova bozza di convenzione: infatti, non essendo ancora risolte le controversie sul valore delle quote, le società eventualmente interessate non saranno poste nelle condizioni di presentare corrette proposte di acquisto;
CHIEDE
l’intervento dei Presidenti delle Autorità adite, affinché adottino i provvedimenti più idonei a tutelare la trasparenza nella gestione dei principali servizi pubblici, la concorrenza e i consumatori.
Padova, lì 16/01/2009
On. Alessandro Naccarato
DEPUTATO PARTITO DEMOCRATICO