Pd del Veneto, tutti d’accordo con Cacciari
Mattino
di Padova 11 agosto 2007
VENEZIA. «Programmi, nomi nuovi e indipendenza da Roma». Massimo Cacciari propone le linee guida per il futuro ed il popolo veneto del Partito democratico approva. A partire da Simonetta Rubinato , senatrice, nonché sindaco di Roncade, indicata dal primo cittadino di Venezia come nuovo segretario veneto del nascente Pd (l’altro è il segretario Ds Alessandro Naccarato). «E’ un onore che Cacciari pensi a me - sostiene Rubinato - ma in politica contano progetti e programmi, le persone servono solo ad attuarli. Ci sono tante persone in grado di ricoprire questo incarico che in questo momento hanno più tempo di me». Pieno appoggio invece a Cacciari sulle priorità: «La capacità di dare sfogo al malumore del Veneto - prosegue - non può essere lasciata alla protesta leghista. Servono programmi positivi». Sulla stessa linea d’onda Alessandro Naccarato , altro potenziale segretario: «Più dei nomi mi fa piacere che Cacciari si sia accorto che corriamo il rischio di commettere errori già fatti in passato. «Ci serve un programma forte, basato su ragionamenti locali, alleanze allargate a livello locale, diverse da quelle nazionali e scelte autonome. Dobbiamo realizzare un programma che pone al centro formazione, istruzione e ricerca, sicurezza e legalità e spiegare che le piccole e medie imprese siano il motore del Veneto. Nelle liste è meglio mettere qualche dirigente in meno, me compreso, aprendo a quella parte di società da cui siamo lontani». Anche il segretario della Margherita Diego Bottacin suona la sveglia: «Attenzione a voler mettere insieme tutti salvo poi essere costretti a perseguire la linea di mezzo per non scontentare qualcuno: servono innanzitutto proposte - sostiene Bottacin - condivido le preoccupazioni di Cacciari, ma bisogna stare attenti a non avversare Roma per partito preso. E’ la sudditanza peggiore».