NACCARATO: A PADOVA EST PAGHIAMO LE
SCELTE DELLA GIUNTA DESTRO
Mattino di Padova 30 maggio 2008
L’ex sindaco
Destro ci dà lezioni di coerenza in merito al
viadotto di Padova Est e ci spiega come sia
importante dire la verità ai cittadini. «Da che
pulpito...», verrebbe da dire. Non credo che
possiamo accettare lezioni di questo tipo da chi ha
raccontato un’infinità di frottole ai padovani. Ne
cito una su tutte: i lettori si ricordano il famoso
tram con il volante? Si ricordano di una campagna
elettorale, quella del 1999, tutta incentrata sul no
al tram che poi fu realizzato da chi era contrario?
Si ricordano di un metrobus che si sarebbe mosso
liberamente, uscendo dai binari che ne vincolavano
la guida? Sono convinto che molti padovani non
abbiano dimenticato di essere stati presi in giro e
lo hanno dimostrato quando si è trattato di
giudicare cinque anni di amministrazione Destro.
Un quinquennio segnato dall’inefficienza e
dall’inerzia più totali. Non hanno portato a termine
una sola opera pubblica e si sono dovuti
accontentare di una serie di finte inaugurazioni.
Padova Est fu inaugurata nel 2004, in piena campagna
elettorale per le amministrative, senza che i lavori
fossero non solo iniziati, ma neppure assegnati.
Costruirono perfino una finta fermata del tram per
farci salire l’ignaro Presidente Berlusconi.
Quell’esperienza fu fallimentare per un motivo molto
semplice: invece di pensare agli interessi della
città, persero cinque anni per disfare ciò che aveva
progettato la prima giunta Zanonato, ritardando
scelte decisive per il futuro di Padova. Fu il caso
del centro culturale San Gaetano, il cui progetto
era già pronto e bastava appaltare i lavori;
successe con il cavalcavia Sarpi - Dalmazia; accadde
anche per il cavalcavia di Padova Est. Invece di
dare in appalto i lavori, cambiarono il PRG,
aumentarono le destinazioni commerciali,
stracciarono i progetti e ripartirono da zero, e i
padovani pagano ancora il prezzo di quei clamorosi
ritardi.
In una sola cosa furono molto veloci: nel
modificare il PRG per costruire i grandi centri
commerciali e favorire così i proprietari di quelle
aree. Prima si fecero gli interessi dei privati, e
dopo si costruirono le opere per consentire la
viabilità indotta in buona parte proprio dagli
insediamenti commerciali. La signora Destro ammette
questo modo disinvolto di amministrare quando si
vanta di essere passata, per il cavalcavia di Padova
Est, da un progetto di 30 miliardi di vecchie lire -
quello della giunta Zanonato - ad un progetto di 60
milioni di euro. E’ andata proprio così.
E la spiegazione è piuttosto semplice: l’enorme
numero di attività commerciali insediate dalla
giunta Destro a Padova Estha attirato una quantità
notevolissima di traffico, e ha imposto un sistema
di viabilità molto più capiente e molto più costoso.
In pratica gli enti pubblici hanno pagato opere
imponenti per consentire a pochi privati guadagni
ingenti. Credo che questo non sia affatto un merito,
ma una delle colpe che più hanno determinato la
clamorosa sconfitta di quell’esperienza
amministrativa.
Alessandro Naccarato Deputato del PD